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Gagliardi - Il nostro evento... Per ricordare un Maestro

Da sabato 8 febbraio a sabato 1 marzo 2014 

 

Orario di apertura giovedì, venerdì e sabato dalle 16.00 alle 19.00 

Inaugurazione: sabato 8 febbraio ore 17.00

Invito Il nostro evento... Per ricordare un Maestro - Gagliardi 2014

Molti hanno scritto di lui: critici, storici dell'arte, giornalisti. Accademico Clementino, fu Francesco Arcangeli a riconoscere nella pittura di Gagliardi “postimpressionista di timbro chiaro” una delle espressioni più raffinate del naturalismo. Per lui la pittura rappresentava un sentimento spontaneo di raffronto con la realtà e di competizione con se stesso. Quando era più giovane partecipava spesso alle estemporanee, molto in voga a quei tempi, e con i premi vinti costruì la sua casa in montagna a Trasasso, di cui andava molto fiero. La personalizzò con un bellissimo murale in cui vi erano rappresentati molti personaggi a lui vicini. E’ proprio in questo borgo, che la prossima estate, il Comune di Monzuno gli intitolerà un giardino. Interessanti anche gli affreschi che si possono ammirare in alcune chiese di montagna, così come il “segno” che ha lasciato sui muri dipinti a Dozza, dove Gagliardi fu uno dei tanti artisti che parteciparono alle manifestazioni.Giuseppe Gagliardi (1902-2005), artista che si divideva fra città e collina (il suo paese, Trasasso, vicino a Monzuno) è il capostipite di una generazione scomparsa di tanti artisti bolognesi, quali Ilario Rossi, Norma Mascellani, Aldo Borgonzoni, Pompili Mandelli, Leonardo Cremonini......

Nonostante la sua grande capacità di espressione mediante molteplici forme d'arte, Gagliardi era sempre molto severo con se stesso: raccontava che dopo aver visto una mostra di Romagnoli restò alcuni anni senza esporre, per un certo senso di pudore artistico.

Per lui i suoi quadri non erano mai finiti, aggiungeva o toglieva figure, alberi, momenti di vita: le sue opere erano in continua evoluzione, così come lui stesso amava sottolineare.

Indimenticabili sono stati i momenti trascorsi in galleria, dove Gagliardi riusciva a dar vita ad accesi dibattiti e vivaci confronti con gli altri artisti, dando così risalto ad una delle principali funzioni della galleria d'arte: un luogo di incontro, dove l'arte si esprime ed evolve anche attraverso un confronto costruttivo.

Gagliardi ha cominciato a dipingere molto presto e con la forza e la dolcezza del suo tratto si è imposto alla critica e al collezionismo. Pittore di albe, marine, città come Parigi, Stoccolma, Vienna, Bruxelles e naturalmente delle più importanti città di Italia, le stesse che poi lo hanno ospitato con mostre sui loro paesaggi più significativi.

L'ironia del suo carattere lo ha portato a perseverare anche nei momenti più difficili del suo lungo percorso. Ha ricevuto molti riconoscimenti, ma fra questi quello che più gradì fu il “Nettuno d'Oro”, prestigioso premio che la città di Bologna gli conferì quasi centenario, consapevole dell'importanza del premio, offerto dalla città ai cittadini che eccellono nelle proprie attività.

Anche nella sua firma poteva riconoscersi la sua originalità: l'asterisco, sempre presente accanto al nome, che lui stesso definiva “il suo ragnetto”.

Ricordandolo ci chiediamo “Maestro, cosa ti starai inventando in cielo con la tua esuberanza?!”

Ciao…. Gagliardi

Acune delle opere del Maestro


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